Ekphrasis : per una rivisitazione della pittura antica greco-romana
Filostrato, filosofo greco sofista, è invitato nel Duecento a.c.da un importante senatore per recarsi a Napoli a tenere il discorso inaugurale di un nuovo stadio. Filostrato arriva a Napoli e ne apprezza l’atmosfera ellenica che nella città si respira, non soltanto nella cultura, ma anche nella lingua. Gode dell’ospitalità del suo mecenate, che abita in una grande villa sul mare dove è raccolta un’ importante collezione di dipinti e accortosi della curiosità del figlio del senatore decide di parlargli dettagliatamente ogni opera della collezione.
Filostrato allora passa da un quadro all’altro, spiegando la storia nascosta dietro ogni opera. Immagini è il diario intimo delle percezioni di un filosofo poeta sui più importanti capolavori di una collezione d’arte nell’antichità, che molto si avvicina alla concezione contemporanea in ciò che dovrebbe costituire una collezione d’arte. Tra le numerose opere Filostrato considera i soggetti dipinti come se respirassero la sua stessa aria , come se appartenessero alla sua stessa dimensione della realtà , pur essendo esse sempre delle immagini fissate su supporti di legno, in una pinacoteca di un’epoca lontana. Filostrato ha una relazione viscerale con i soggetti che descrive, il loro spazio per lui non si limita ad una realtà bidimensionale ma essi invadono uno spazio più vasto, attraverso una continuità mito-storica che osserva le nozioni di ethos (carattere), mithos (la narrazione) e telos (la fine oppure il momento cruciale).
La pittura antica consisteva di questi tre elementi e benchè fosse radicalmente mutata da quel tempo, questi elementi restano immutati e presenti in molte opere contemporanee. L’obiettivo di Ekphrasis è quello di esortare i pittori contemporanei a non trascurare questi testi per creare opere che riflettano le loro reazioni e percezioni davanti a delle opere “perdute” e ad una tradizione pittorica della quale non ci rimangono che pochissime testimonianze. Sarebbe questo un tentativo per resuscitare concettualmente opere che non esistono più, ma che nell’immaginazione degli artisti contemporanei potrebbero vivere una seconda vita, immersa nell’identità e individualità di ciascuno dei partecipanti.
Benchè sia lontano quel momento in cui Filostrato ci parla della storia di Arianna, di Andromeda, di Eracles, gli artisti antichi nutrivano molti degli stessi interessi e preoccupazioni degli artisti contemporanei. Il pittore antico voleva commuovere il suo pubblico esprimendo il pathos, la tragedia, la commedia, la vita contemporanea, l’ironia e la sincera emozione. Affermando i legami col passato, si ribadiscono i principi della pittura quale atto proveniente dall’animo teso oggi alla osservazione di una realtà postindustriale complessa e talvolta incomprensibile.
Ekphrasis : Notions of Ancient Painting Re-examined
Whoever scorns painting is unjust to truth; and he is unjust to all the wisdom that has been bestowed upon poets—for poets and painters make equal contribution to our knowledge of the deeds and looks of heroes—and he withholds his praise from the symmetry of proportion, whereby art partakes reason.
--Philostratos, Imagines, translation Arthur Fairbanks
Philostratos, a Greek philosopher trained in Sophistic technique, is invited to Naples in the mid 3rd century AD to participate in the inauguration of a stadium by a prominent Roman senator. Philostratos arrives in Naples, happy to see that the city is friendly to Greeks and is Hellenic in culture and language. Philostratos enjoys the hospitality of his host, who possesses a beautiful villa overlooking the Bay of Naples, which houses an extraordinary collection of paintings. Philostratos sees the yearning curiosity of the senator’s son, and gives him a guided tour of the collection. Philostratos thus goes from one painting to the next, explaining the story of each painting in a successive progression, to the boy.
Imagines, Philostratos’ intimate journal, presents this philosopher poet’s perceptions of beautiful works of art in the collection of his host, as he and the boy proceed through the galleries. There are many works, and Philostratos approaches his painted subjects as if they breathe the same air as he, as though they step into the space of reality as easily as they remain as fixed images upon a wooden panel in a pinacoteca. He has a visceral relationship with the subjects he describes since their space is not confined to that of a two-dimensional surface; instead they break out into a vaster space, that of an historical/mythical continuum, which ever fixes the notions of ethos (character), telos (the end or crucial moment) and mythos (the narrative).
Ancient painting consisted of these three ingredients, and although painting has evolved a great deal over 2,000 years, those elements remain steadfast in many a contemporary work. It is the intention of this exhibition to incite contemporary painters to tackle the ancient texts of Philostratos’ journal and create their own works which reflect their inner reaction to the descriptions of works “lost”. It will be their effort to recreate these works in their own image and identity….in relation to the contemporary world in which they live.
Although remote insofar as time is concerned, the artists of ancient times shared many of the concerns of contemporary artists. Ancient painters wished to move their audience and convey pathos and tragedy, comedy and contemporary life, irony and sincere emotion. By creating connections passing through many historical ages, we reaffirm our pursuits today with contemporary painting, as an act which extends from our primary humanity to the post-industrial, complex, and incomprehensible future.
Filostrato, filosofo greco sofista, è invitato nel Duecento a.c.da un importante senatore per recarsi a Napoli a tenere il discorso inaugurale di un nuovo stadio. Filostrato arriva a Napoli e ne apprezza l’atmosfera ellenica che nella città si respira, non soltanto nella cultura, ma anche nella lingua. Gode dell’ospitalità del suo mecenate, che abita in una grande villa sul mare dove è raccolta un’ importante collezione di dipinti e accortosi della curiosità del figlio del senatore decide di parlargli dettagliatamente ogni opera della collezione.
Filostrato allora passa da un quadro all’altro, spiegando la storia nascosta dietro ogni opera. Immagini è il diario intimo delle percezioni di un filosofo poeta sui più importanti capolavori di una collezione d’arte nell’antichità, che molto si avvicina alla concezione contemporanea in ciò che dovrebbe costituire una collezione d’arte. Tra le numerose opere Filostrato considera i soggetti dipinti come se respirassero la sua stessa aria , come se appartenessero alla sua stessa dimensione della realtà , pur essendo esse sempre delle immagini fissate su supporti di legno, in una pinacoteca di un’epoca lontana. Filostrato ha una relazione viscerale con i soggetti che descrive, il loro spazio per lui non si limita ad una realtà bidimensionale ma essi invadono uno spazio più vasto, attraverso una continuità mito-storica che osserva le nozioni di ethos (carattere), mithos (la narrazione) e telos (la fine oppure il momento cruciale).
La pittura antica consisteva di questi tre elementi e benchè fosse radicalmente mutata da quel tempo, questi elementi restano immutati e presenti in molte opere contemporanee. L’obiettivo di Ekphrasis è quello di esortare i pittori contemporanei a non trascurare questi testi per creare opere che riflettano le loro reazioni e percezioni davanti a delle opere “perdute” e ad una tradizione pittorica della quale non ci rimangono che pochissime testimonianze. Sarebbe questo un tentativo per resuscitare concettualmente opere che non esistono più, ma che nell’immaginazione degli artisti contemporanei potrebbero vivere una seconda vita, immersa nell’identità e individualità di ciascuno dei partecipanti.
Benchè sia lontano quel momento in cui Filostrato ci parla della storia di Arianna, di Andromeda, di Eracles, gli artisti antichi nutrivano molti degli stessi interessi e preoccupazioni degli artisti contemporanei. Il pittore antico voleva commuovere il suo pubblico esprimendo il pathos, la tragedia, la commedia, la vita contemporanea, l’ironia e la sincera emozione. Affermando i legami col passato, si ribadiscono i principi della pittura quale atto proveniente dall’animo teso oggi alla osservazione di una realtà postindustriale complessa e talvolta incomprensibile.
Ekphrasis : Notions of Ancient Painting Re-examined
Whoever scorns painting is unjust to truth; and he is unjust to all the wisdom that has been bestowed upon poets—for poets and painters make equal contribution to our knowledge of the deeds and looks of heroes—and he withholds his praise from the symmetry of proportion, whereby art partakes reason.
--Philostratos, Imagines, translation Arthur Fairbanks
Philostratos, a Greek philosopher trained in Sophistic technique, is invited to Naples in the mid 3rd century AD to participate in the inauguration of a stadium by a prominent Roman senator. Philostratos arrives in Naples, happy to see that the city is friendly to Greeks and is Hellenic in culture and language. Philostratos enjoys the hospitality of his host, who possesses a beautiful villa overlooking the Bay of Naples, which houses an extraordinary collection of paintings. Philostratos sees the yearning curiosity of the senator’s son, and gives him a guided tour of the collection. Philostratos thus goes from one painting to the next, explaining the story of each painting in a successive progression, to the boy.
Imagines, Philostratos’ intimate journal, presents this philosopher poet’s perceptions of beautiful works of art in the collection of his host, as he and the boy proceed through the galleries. There are many works, and Philostratos approaches his painted subjects as if they breathe the same air as he, as though they step into the space of reality as easily as they remain as fixed images upon a wooden panel in a pinacoteca. He has a visceral relationship with the subjects he describes since their space is not confined to that of a two-dimensional surface; instead they break out into a vaster space, that of an historical/mythical continuum, which ever fixes the notions of ethos (character), telos (the end or crucial moment) and mythos (the narrative).
Ancient painting consisted of these three ingredients, and although painting has evolved a great deal over 2,000 years, those elements remain steadfast in many a contemporary work. It is the intention of this exhibition to incite contemporary painters to tackle the ancient texts of Philostratos’ journal and create their own works which reflect their inner reaction to the descriptions of works “lost”. It will be their effort to recreate these works in their own image and identity….in relation to the contemporary world in which they live.
Although remote insofar as time is concerned, the artists of ancient times shared many of the concerns of contemporary artists. Ancient painters wished to move their audience and convey pathos and tragedy, comedy and contemporary life, irony and sincere emotion. By creating connections passing through many historical ages, we reaffirm our pursuits today with contemporary painting, as an act which extends from our primary humanity to the post-industrial, complex, and incomprehensible future.